PEA Pedagogia Ecologia Arti "PACE"
Dal 5 al 7 settembre 2024 a Merano (BS).
PEA è un piccolo convegno che riunisce ricerche e pratiche di apprendimento in dialogo in particolare tra ambito tedesco e italofono ma aperto a esperienze internazionali e interculturali. Noi ci saremo con un Workshop sul racconto di Penelope.
La Pea Conference di quest'anno è incentrata su tre temi: pedagogia, ecologia ed arte riguardo alla possibilità di definire, costruire e mantenere la pace.
Come Scuola di Stregheria, in collaborazione con la Casa delle Streghe e Associazione Las Medusas abbiamo scelto di provare a proporre un workshop incentrato sul lavoro di ricerca archetipica in cerchio, attivismo, femminismo e gestione nonviolenta dei conflitti. La nostra proposta è stata accettata e quindi tre di noi porteranno questo lavoro alla Conferenza che comprenderà anche interventi di Pat Patfoort, Stefhan Schimdt-Wulffen, Elena Monicelli e Giulia Cantaluppi.
La partecipazione è gratuita e stiamo cercando un alloggio in cui stare fra streghe.
Se sei interessata ad esserci clicca su RSVP nell'evento.
Per dettagli scrivi a estate@stregherie.org
Ecco di seguito la descrizione della nostra idea di Workshop:
Titolo: Scomode
Autrici:
Samanta Grossato
Paola Pivari
Laura Venturi
Laura Dell’Erba
Ira Panduku
Annalisa De Luca
Tutte le autrici del testo che verrà presentato si presentano come socie volontarie di Associazione Las Medusas ODV – email lasmedusassss@gmail.com
Parole chiave: strumento, immaginale, gioco, racconto, cerchio
La Pace non è quiete, ma risoluzione nonviolenta dei conflitti.
Detto così sembra facile ma ci sono un sacco di ostacoli e come cerchio di donne da tempo ci siamo chieste quale tipo di lavoro su noi stesse possiamo fare per diventare costruttrici di Pace.
Un elemento su cui abbiamo deciso di lavorare, fortemente connesso al percorso spirituale che è stato il primo motivo del nostro ritrovarci, è il dualismo oppositivo, da riconoscere e smontare giorno per giorno a cominciare dalle cornici patriarcali del pensiero che costruiscono il nostro modo di guardare, di ascoltare, di interpretare, di giudicare.
Su questa via ci siamo accorte dell’utilità dello scardinamento delle immagini nel profondo rivedendo, vivendo e riraccontando i miti che popolano il nostro inconscio e quello collettivo, frutto millenario di una visione che oggi sappiamo chiamare patriarcale, funzionale a divisione e sfruttamento.
Proponiamo strumenti di ricostruzione nel cerchio del nostro bagaglio immaginale. La loro pratica ci ha portato alla consapevolezza che per ricostruire dobbiamo anche avere il coraggio di distruggere, di far uscire la rabbia che per secoli abbiamo portato dentro, senza poterla manifestare. La rabbia, rappresentata in forma artistica, è catartica e lo stesso per tutte le altre emozioni che definiamo ‘negative’ e che l’attraversamento del racconto mitologico ci porta a riconoscere e nominare.
Recuperare l’ombra ci permette di ricostruire la nostra identità.
Quasi per gioco, diversi anni fa abbiamo iniziato a costruire e sperimentare strumenti di ricerca che ci permettessero di abbinare la ricerca storica ed intellettuale a quella spirituale e personale. I percorsi definiti Le Signore del Gioco ci hanno donato parole preziose che da allora attraversano altri cerchi di donne solo oralmente. Ogni passaggio aggiunge altri racconti, altre sfumature, altre emozioni.
Nel tempo ci siamo accorte di quanto questa attività avesse poi ricadute a lungo termine fra le donne partecipanti, aprendo la possibilità all’esistenza di sempre nuovi luoghi o situazioni pacifiche, sicure ed inclusive.
Creiamo uno spazio dove narrare i nostri nuovi e originali miti e archetipi, per rielaborare e imparare a conoscersi e riconoscersi, fare autocoscienza, fare politica partendo da idee e
visioni personali.
Creiamo nuovi aspetti e assetti, accettando il cambiamento e anche la possibilità dell’errore, visto come chiave per aperture verso luoghi e metamorfosi inaspettate oltre ad una profonda conoscenza delle personali moltitudini, anche attraverso lo specchio dell’esperienza e del racconto dell’altra.
Alla Pea Conference vogliamo portare il nostro racconto di Penelope e la nostra esperienza di ricerca e pratica.
Bibliografia sintetica
hooks bell - Insegnare comunità: Una pedagogia della speranza
Hillmann James - Psicologia archetipica
Francia Luisa – Le tredici lune
Gancitano Maura – Malefica. Trasformare la rabbia femminile
Murgia Michela – L’inferno è una buona memoria
Euli Enrico, Forte Viviana - Homo omini ludus. Fondamenti di illudetica
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